Cosa sono

Consorzio formazione e lavoro in Brianza

I fondi interprofessionali sono la possibilità, a disposizione di ogni azienda, di formare – in modo parzialmente o completamente gratuito – i propri dipendenti, in accordo con quanto previsto dalla Legge 388/2000 

La Legge consente alle imprese di destinare una quota dei contributi versati all’Inps (lo 0,30% cioè quota del cosiddetto “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria”) ai Fondi Interprofessionali nazionali per la formazione continua, allo scopo di finanziare attività formative a favore dei propri dipendenti. Tramite i Fondi è possibile finanziare la Formazione Obbligatoria sulla Sicurezza, rivolti ai dipendenti, e in alcuni casi anche la Formazione  obbligatoria per tutor e apprendisti. E’ inoltre sempre possibile programmare e finanziare formazione in tutte le aree tematiche di utilità aziendale.

 

Come si aderisce a un fondo

L’adesione è semplice e gratuita e si effettua utilizzando il modello di denuncia contributiva Inps Uniemens inserendo il codice relativo al fondo prescelto e il numero di dipendenti per cui l´impresa versa il contributo integrativo (di cui all´art.25 comma 4 delle legge 845/78).

L’adesione è revocabile: ha validità annuale e si intende tacitamente prorogata salvo disdetta. Ogni impresa può aderire a un solo fondo, anche di settore diverso da quello di appartenenza. Per i datori di lavoro che non aderiscono ai Fondi Paritetici Interprofessionali resta fermo l´obbligo di versare all´Inps il contributo integrativo secondo le consuete modalità.

 

Portabilità delle risorse

In seguito alla Legge 2/2009, art. 19, comma 7-bis, L’inps ha pubblicato il 1° ottobre 2009 la Circolare n. 107 in cui indica le modalità operative per il trasferimento, in caso di adesione ad un nuovo Fondo con contestuale revoca dell’adesione al Fondo scelto in precedenza, del 70 per cento del totale delle somme versate nel triennio antecedente al Fondo cui si apparteneva. Il trasferimento delle risorse non può riguardare le aziende che, in ciascuno dei tre anni precedenti, rispondono alla definizione comunitaria di micro e piccole imprese di cui alla raccomandazione dell’Unione Europea n. 2003/361/CE (imprese autonome con meno di 50 dipendenti ed un fatturato o un bilancio totale annuale non superiore a 10 milioni di euro) e l’importo da trasferire deve essere almeno pari a 3.000 euro.

Le aziende interessate alla mobilità tra Fondi interprofessionali, dovranno comunicare la revoca dal precedente Fondo tramite la “DenunciaAziendale” del flusso Uniemens, inserendo all’interno dell’elemento “FondoInterprof”, opzione “Revoca”, il codice REVO e selezionando, contestualmente nella stessa Denuncia, il codice del nuovo Fondo al quale intendono trasferirsi. Successivamente l’azienda dovrà inviare apposita richiesta al Fondo di provenienza (e per conoscenza al nuovo Fondo) per il trasferimento delle risorse, dichiarando di essere in possesso dei requisiti di cui alla Legge 2/2009, art. 19, comma 7-bis.

 

Quali sono i Fondi Come si opera con i Fondi